martedì 8 aprile 2014

Cyberdrug

Obiettivi: Questo articolo descrive i risultati di un’indagine attraverso il web relativi ai siti italiani che commercializzano sostanze psicoattive illegali.

Descrizione del fenomeno: Secondo dati Istat le famiglie con almeno un minorenne sono le più tecnologiche: l'83,9% possiede un PC, il 79% ha accesso a Internet. Un’indagine della Commissione europea ha rilevato che Internet rappresenta una delle fonti più popolari di informazione sull’uso di droghe, in generale, e su quelle illecite tra i giovani di 15-24 anni. Ma oltre a fornire informazioni, Internet è diventato anche un mercato per la vendita di sostanze stupefacenti .  Il ruolo giocato da Internet come uno dei mercati principali in particolare per le nuove droghe sintetiche desta notevole preoccupazione, proprio per la capacità informativa e distributiva della rete.
Il fenomeno relativo alla vendita di sostanze Illecite via web è balzato all'attenzione delle autorità giudiziarie americane per la prima volta verso la fine degli anni ’90. Attualmente, le organizzazioni internazionali deputate al controllo in materia di droga (UNODC, INCB, EMCDDA) stanno monitorando
le dinamiche del mercato illegale di sostanze su Internet, che offrono sostanze stupefacenti illegali, e prodotti farmaceutici contraffatti o contenenti sostanze psicotrope non autorizzate.
Secondo i monitoraggi dell’Osservatorio Europeo sulle Droghe e sulle Tossicodipendenze (OEDT), i siti online che commercializzano sostanze stupefacenti individuati a gennaio 2010 erano 170, a gennaio 2011 erano 314, a luglio 2011 sono raddoppiati passando a 631. A gennaio 2012 hanno raggiunto
quota 690, quadruplicando il loro numero nel corso di soli 2 anni. I principali paesi in cui si registra la maggiore concentrazione di questi siti online sono gli Stati Uniti (31,2%) e il Regno Unito (19,1%)8. Ad oggi, l’INCB ha registrato12.000 segnalazioni di sequestri di sostanze stupefacenti controllate
a livello internazionale, ordinate su Internet e inviate tramite posta. Vantaggi di Internet :
Internet è uno strumento che offre numerosi vantaggi e ben si presta alla commercializzazione di sostanze stupefacenti online. Infatti, fornisce l’accesso ad un gruppo potenzialmente infinito di clienti in tutto il mondo, non richiede particolari investimenti da parte dei fornitori che riescono a gestire le proprie operazioni in modo rapido e semplice, garantisce l’anonimato, è sempre aperto 24 ore su 24 e offre la possibilità ai consumatori di acquistare i prodotti in luoghi differenti (casa,lavoro, scuola, ecc.). Internet fornisce, inoltre, una grande
quantità di informazioni sulle sostanze psicoattive, anche se spesso sono imprecise, inaffidabili e fuorvianti. I prodotti acquistati vengono spediti direttamente a casa, in confezioni che garantiscono l’anonimato non solo del contenuto, ma anche del mittente. Esistono inoltre sistemi di comunicazione anonima per Internet che tutelano la privacy di chi naviga e rendono impossibile per un osservatore esterno ricostruire a ritroso le connessioni.
Svantaggi di Internet
In generale, l’acquisto di farmaci o sostanze psicoattive su Internet espone gli acquirenti ad un alto rischio per la salute, poiché non esiste virtualmente una garanzia sulla sicurezza dei prodotti acquistati. Infatti, oltre alla nocività delle stesse sostanze psicoattive, spesso cambia la composizione degli ingredienti riferiti al medesimo prodotto. Davies e colleghi hanno esaminato la composizione biochimica di una serie di campioni di sostanze ‘legal highs’ reperibili via Internet nel Regno Unito, evidenziando come la quantità di principio attivo
vari notevolmente da lotto a lotto. Uno studio simile, condotto da Baron e colleghi, ha riscontrato che su 7 prodotti del tipo ‘legal highs’ acquistati via Internet, 6 non contenevano i principi attivi dichiarati e 5 contenevano una sostanza illegale e sotto controllo, la benzilpiperazina. Ne consegue che l’acquisto sul web di prodotti che dovrebbero contenere solo sostanze legali non costituisce una garanzia in merito
a ciò che si acquista e a ciò che è contenuto nel prodotto stesso. Secondo Schmidt il 40% dei prodotti disponibili online su siti inglesi omette di elencare gli ingredienti, il 92% non indica gli effetti collaterali, l’82% omette le controindicazioni, l’86% omette le interazioni farmacologiche esponendo gli utilizzatori
a gravi pericoli per la salute. Secondo l’indagine di Hillebrand, il 40% dei siti non contiene informazioni sui potenziali effetti nocivi delle sostanze vendute, e circa il 50% fornisce avvertenze solo sull’uso concomitante con alcol e medicinali. Inoltre, l’acquisto online non fornisce alcuna sicurezza sull’effettiva consegna della merce e l’acquirente corre il rischio di spendere soldi senza ricevere il prodotto richiesto.
Quali sostanze: I siti che vendono sostanze psicoattive, tra cui anche sostanze illegali, riportano spesso descrizioni poco chiare dei prodotti venduti, definiti come prodotti chimici di ricerca, cibo vegetale,
sali da bagno, incensi, profumatori d’ambiente, fertilizzanti e, quindi, spacciati come innocui e legali. Nel 2011 tra le sostanze psicoattive individuate con maggiore frequenza sul web appaiono prodotti di origine vegetale (Kratom,salvia, funghi allucinogeni) o droghe sintetiche tabellate come i catinoni sintetici mefedrone e MDPV, i cannabinoidi sintetici AM-2201 e i JWH-018, JWH-122, JWH-250.
Secondo il rapporto dell’INCB 2011, tra le sostanze illecite acquistate online con più frequenza figurano cannabis, khat, amfetamine, cocaina, eroina e il cannabinoide sintetico JWH-122.
Obiettivi dello studio
Anche in Italia sono aumentate le segnalazioni di intossicazioni riconducibili alla comparsa di miscele vegetali acquistabili via Internet e contenenti cannabinoidi e catinoni sintetici, molto più potenti del normale THC.


Risultati del monitoraggio
Complessivamente in 9 mesi di attività (agosto 2011 – aprile 2012) sono stati individuati 34 siti web in lingua italiana e con server localizzato all’interno dei confini nazionali, e sono state segnalate 237 offerte commerciali di sostanze illecite sul web. Le segnalazioni alle Forze dell’Ordine dei siti che vendono
sostanze poste sotto controllo hanno avuto come esito nel 44,3% dei casi la rimozione dell’annuncio e nel 36,7% dei casi la chiusura della pagina web. Ciò significa che nell’81% dei casi tali annunci sono stati interdetti alla consultazione web e resi inaccessibili ai potenziali acquirenti. In alcuni casi le Forze di Polizia non hanno potuto procedere sulla base delle segnalazioni fatte e le offerte commerciali risultano ancora
visibili online (16%). Questo perché non c’erano elementi sufficienti tali da permettere un effettivo intervento, ad esempio quando il server del sito segnalato era localizzato fuori dai confini italiani, come nel caso di siti quali Wipeout (http:// www.ideabm.com/ita/) o Etnogrow (http://www.etnogrow.
Sostanze illegali individuate Grazie all’attività di monitoraggio, sono state individuate
complessivamente 29 differenti sostanze illecite e farmaci venduti senza prescrizione medica. Nella fattispecie, è stata riscontrata l’offerta di catinoni sintetici come mefedrone(4-metilmetcatinone), MDPV (3,4-metilendiossipirovalerone) e butilone (bk-MBDB); di cannabinoidi sintetici (JWH-018,
JWH-073, JWH-122, JWH-203, JWH-250 e analoghi strutturali) e analoghi benzoil indoli (RCS-4, AM-2201, AM-694, Eric-4); di derivati fenetilamminici (2C-B, 2C-I, 2C-T-2, 2CT- 7, Bromo Dragon Fly, 4 metialmfetamina). Altre sostanze psicoattive note come Ketamina, cocaina, MDMA, LSD,marijuana, oltre a farmaci che non possono essere venduti senza prescrizione medica (Xanax, Valium, ossicodone, metadone,
idrocodone, morfi na). Caratteristiche dell’annuncio
Il monitoraggio su web ha condotto a focalizzare l’attenzione su una particolare tipologia di siti che commercializzano sostanze psicoattive: le bacheche di inserzioni gratis. Si tratta di portali dove è possibile pubblicare annunci di diversa tipologia, spesso senza richiedere una registrazione obbligatoria dell’inserzionista.
Gli inserzionisti sono i soli responsabili dei propri annunci e i siti declinano ogni responsabilità riguardo a prodotti o servizi offerti negli annunci. Le offerte commerciali, oltre a contenere un elenco delle sostanze psicoattive in vendita spesso riportano immagini rappresentative delle sostanze, al fine di stimolare la vendita e rendere l’offerta commerciale più accattivante. Raramente l’inserzione contiene indicazioni relative ai costi dei prodotti in vendita: per questi aspetti spesso si rimanda al contatto tramite e-mail con l’inserzionista.
Inoltre, in alcuni casi vengono segnalati ulteriori indirizzi di siti Internet, generalmente in lingua inglese, presso i quali è possibile acquistare altre sostanze illecite. Gli annunci raramente contengono una descrizione degli effetti,  Allo stesso modo, non sono presenti avvertenze di carattere sanitario che informino il potenziale
acquirente degli effetti nocivi che possono derivare dall’assunzione.
Più frequentemente, invece, si trovano rassicurazioni sull’affidabilità, la puntualità e la discrezione del fornitore.
Discussione
Aspetti legislativi
La fluidità che caratterizza il cyber-spazio rende Internet un luogo attrattivo per il traffico illecito di sostanze stupefacenti, dando vita ad una sfida sempre più complessa per le Forze dell’Ordine. Infatti, il traffico illecito di sostanze stupefacenti su web permette l’anonimato dei fornitori e riduce, di conseguenza, le probabilità di identificazione. Le bacheche di inserzioni gratis, ad esempio, spesso non richiedono una registrazione obbligatoria dell’inserzionista per pubblicare gli annunci, attirando quindi l’attenzione dei trafficanti online
di sostanze illegali. Questi siti declinano ogni responsabilità legale, dichiarando che non possono essere inseriti annunci con scopi illeciti (ad esempio vendita di droghe) e che ogni inserzionista è responsabile degli eventuali illeciti in relazione ai propri annunci. In caso di violazione delle condizioni del servizio l’annuncio viene rimosso e l’inserzionista viene segnalato alle autorità competenti, se identificabile. A ciò si aggiunge la rapidità con cui è possibile trasferire i server da un Paese all’altro, rendendoli quindi difficilmente localizzabili. Inoltre, risulta molto difficile applicare i controlli sui prodotti venduti su Internet, poiché i rivenditori online possono facilmente eludere la legislazione nazionale rifornendosi da altri Paesi dove tali sostanze non sono ancora illegali.
La velocità con cui il mercato illecito delle droghe offre nuove sostanze per eludere la normativa in materia di droga suggerisce che i trafficanti abbiano a disposizione un assortimento di composti chimici sostitutivi. A seguito dell’alta richiesta di droghe sintetiche, questa viene soddisfatta immettendo sul
mercato composti chimici non ancora vietati
Acquisto online di droghe
In Italia gli accessi a siti dedicati alla vendita di droga sono aumentati del 40% negli ultimi sei mesi del 2009. Il fenomeno di acquisto di sostanze stupefacenti online si è accentuato, soprattutto in seguito alla diffusione di prodotti contenenti cannabinoidi e catinoni sintetici. Nel 2010, il Sistema Nazionale di Allerta Precoce ha registrato nel nostro Paese ben 36 casi di intossicazione acuta correlati all’assunzione di queste
sostanze. Casi analoghi sono stati riportati anche per altre sostanze acquistate online, tra cui il mefedrone, che nel Regno Unito è già stato correlato al decesso di oltre 20 soggetti.
Monitorando forum, blog e chat, è emerso che gli utenti Internet preferiscono le nuove droghe sintetiche
acquistabili online non solo per la ricerca dei loro effetti, ma anche per la difficoltà di rilevarle nei fluidi corporei, per l’elevata accessibilità, per la presunta legalità degli ingredienti e perché spesso vengono percepite dagli acquirenti come sostanze sicure.
I rischi per i giovani. Un altro aspetto che desta particolare preoccupazione riguarda la facilità con cui gli adolescenti possono acquistare sostanze stupefacenti su questi siti, facilitati dall’anonimato
offerto dalla rete. Inoltre, non si deve sottovalutare la proliferazione online di informazioni relative alle droghe e la ricerca di tali informazioni da parte dei giovani, che in alcuni casi può anche indurre e incentivare la sperimentazione di tali sostanze. Secondo uno studio condotto su circa 1.600 siti che trattano l’argomento, il 18% ha un approccio “pro droga”, il 10% offre la possibilità di acquistare droga o oggetti funzionali al consumo di sostanze, il 9% fornisce informazioni dettagliate sulle tecniche per sintetizzare i composti.
I giovani, quindi, risultano esposti a migliaia di siti che diffondono informazioni sulle droghe, che promuovono gli effetti piacevoli di sostanze psicoattive o, al contrario, diffondono messaggi di prevenzione. Secondo un’indagine nazionale americana circa il 10% dei giovani tra i 12-18 anni è stato esposto a siti pro e/o contro le droghe. I giovani che avevano visitato siti ‘pro droga’ avevano anche una percezione bassa o nulla del rischio di provare marijuana e spesso avevano già sperimentato la sostanza.
Problema di salute pubblica
La disponibilità su Internet di sostanze stupefacenti e farmaci senza prescrizione rappresenta un grave problema dal punto di vista sanitario. Innanzi tutto perché le sostanze psicoattive espongono i consumatori ad un alto rischio di sviluppare dipendenza. In secondo luogo perché, in caso di intossicazione, la mancanza di informazioni precise relative ai principi attivi contenuti nei prodotti acquistati online rende difficile per i medici formulare una diagnosi precisa e, quindi, provvedere ad un soccorso immediato del paziente salvandogli
anche la vita.
Limiti dello studio
Alcuni limiti dell’indagine derivano dall’utilizzo di un unico motore di ricerca (Google™) per individuare potenziali fornitori che commercializzano attraverso il web sostanze stupefacenti illegali. Le statistiche relative ai motori di ricerca mostrano che Google è il motore più usato in rete (ore di utilizzo, numero di ricerche). Tuttavia, l’impiego di altri motori di ricerca avrebbe potuto contribuire ad identificare un maggior numero di siti italiani.

Conclusioni
Internet rappresenta ormai una fonte affermata attraverso la quale reperire sostanze psicoattive il cui controllo è molto difficile a causa delle caratteristiche stesse della rete, che pone grosse sfide sia di contrasto nella lotta alla droga che di carattere sanitario. L’attività di monitoraggio su web inserita nell’ambito del Sistema Nazionale di Allerta Precoce del Dipartimento Politiche Antidroga, ha evidenziato come l’acquisto online di sostanze sia attuale e diffuso anche nel nostro Paese. Sulla base delle nostre informazioni, questo è il primo studio italiano che si propone di monitorare tale fenomeno su siti in lingua italiana. L’indagine
ha permesso di individuare e oscurare un certo numero di siti e pagine online e di raccogliere una serie di informazioni che possono essere utili per i professionisti che operano nell’ambito della salute pubblica, poiché descrivono trend di consumo, tendenze emergenti e diffusione di nuove droghe per uso ricreazionale.
Il monitoraggio online, quindi, si rivela un utile strumento per esaminare i trend epidemiologici relativi al consumo di sostanze acquistate su Internet nel nostro Paese, per contrastare il traffico illecito di stupefacenti sul web e quindi, per preservare la popolazione dei consumatori da possibili episodi di intossicazione
acuta che potrebbero mettere a repentaglio la loro salute.
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Fonte: Dipartimento Politiche Antidroga, Presidenza del Consiglio dei Ministri 

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